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Olympic National Park: visita al Parco Nazionale di Washington

Olympic, guida alla visita: cosa fare e cosa vedere tra le sue attrazioni. Olympic dove si trova? Cosa visitare nei dintorni, come arrivare e il meteo.

L’Olympic National Park, situato nello stato di Washington ad ovest di Seattle ed a nord di Portland, è uno dei più bei parchi nazionali statunitensi, ma anche uno dei meno conosciuti. La particolare conformazione morfologica del territorio, che si protende in mare attraverso l’omonima penisola Olympic, sulla quale si erge il Monte Olympic, rappresenta un valore aggiunto per una riserva che non ha niente da invidiare a quelle più frequentate dai turisti. Anzi, questa relativa assenza del turismo di massa conferisce ulteriore fascino ad un luogo magico, ideale per rilassarsi a stretto contatto con la natura.

La storia del parco è molto antica ed affonda le sue radici addirittura all’inizio del Novecento. Correva l’anno 1909 quando Theodore Roosevelt in persona decise di tutelare la zona attraverso la creazione dell’Olympic National Monument, un ordinamento che fu cambiato nel 1938 da Franklin Roosevelt, che autorizzò il Congresso a nominare il Monte Olympic e l’area prospiciente Parco Nazionale. Nel 1976, in seguito ad un provvedimento attuato per proteggere ulteriormente la flora e la fauna del parco, l’Olympic National Park divenne International Biosphere Reserve e, nel 1981, fu nominato UNESCO World Heritage Site.

Il parco può essere suddiviso in tre macroaree: quella costiera, quella circostante al Monte Olympic e quella ricoperta dalla fitta foresta pluviale temperata. La parte litoranea è generalmente caratterizzata da lunghe spiagge sabbiose delimitate da verdeggianti boschi sempreverdi, mentre sono più rari i tratti rocciosi. In totale sono 117 i chilometri di terra bagnati dall’Oceano Pacifico compresi nei confini del parco, interrotti in due punti dalle foci dei fiumi Hoh e Quileute. Il tratto di costa più popolare è quello che si estende intorno a Ozette Loop, una zona scenograficamente molto bella dove si possono praticare escursioni lungo appositi sentieri. I dintorni della Neah Bay sono la parte storicamente preferita dai nativi Makah, tra i più antichi abitanti della riserva.

Addentrandosi nell’entroterra la conformazione morfologica del terreno tende a farsi progressivamente più “mossa”, con la vetta del Monte Olympic che si erge a 2428 metri di altezza. Le pendici della montagna sono spesso ricoperte di neve, che tende a cadere a partire dalla seconda metà di ottobre fino ad aprile inoltrato, con diversi ghiacciai che ricoprono i crinali nei pressi della cima. Il più esteso è il ghiacciaio di Hoh, una distesa di ghiaccio lunga quasi cinque chilometri. La seconda vetta del parco è quella del Monte Deception, che raggiunge i 2374 metri.

La terza ed ultima macroarea individuabile all’interno dell’Olympic National Park è quella dominata dalla foresta pluviale temperata, concentrata prevalentemente nella parte occidentale del parco. Nello specifico segnaliamo la Hoh Rain Forest e la Quinault Rain Forest, incontaminate distese di alberi che vantano un primato: queste foreste rappresentano infatti la zona continentale degli USA che mediamente riceve il maggior quantitativo di pioggia ogni anno. Essendo foreste pluviali temperate, e non tropicali, le essenze arboree prevalenti sono conifere: Sitka Spruce, Western Hemlock, Coast Douglas-fir e Western receda, in molti casi ricoperte da spessi strati di muschi.

La grande varietà dei paesaggi fa si che le specie animali che abitano il parco siano molto numerose. Tra queste ricordiamo la marmotta Olympic e l’alce Roosevelt, specie uniche al mondo che hanno indotto gli scienziati a dichiarare la zona riserva biologica, così da scongiurare l’eventualità di veder scomparire questi rarissimi animali.

Le escursioni sono la principale attività da praticare all’Olympic National Park. I numerosi sentieri si snodano dalle pendici delle montagne fino al mare, attraversando scenari molto variegati con percorsi di diversa difficoltà. Altamente spettacolari sono i percorsi circostanti al Lake Crescent. In inverno aprono gli impianti riservati allo sci alpino ed allo sci nordico, con svariate piste che si concentrano nei pressi Hurricane Ridge, dove si trova la famosa Hurricane Ridge Ski and Snowboard Area.

Come già accennato in precedenza quella dell’Olympic National Park è una delle zone più piovose degli Stati Uniti. Per sperare di scongiurare le precipitazioni ci si può recare in visita al parco nei mesi di luglio, agosto e settembre, quelli statisticamente più asciutti, mentre in inverno le piogge e le nevicate sono all’ordine del giorno, specialmente salendo in quota. Le temperature sono relativamente basse per tutto l’anno ed in estate risultano ideali per dedicarsi a passeggiate ed escursioni.

L’aeroporto più vicino al parco è il Seattle-Tacoma International Airport, uno scalo di grandi dimensioni raggiunto anche da voli provenienti dall’Europa. Una volta a Seattle non resta altro da fare che organizzarsi per imboccare la US 101, la strada che circumnaviga il parco.
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 Pubblicato da - 15 Settembre 2009 - © Riproduzione vietata

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