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Cicloturismo in Friuli: nuovo percorso ciclabile da Cervignano a Grado

Cresce sempre più il numero di turisti delle due ruote: non solo i “puristi” che viaggiano solo in bicicletta, ma anche i vacanzieri con auto o camper e bici al seguito che, dopo l’ozio sulle spiagge dorate del Friuli Venezia Giulia, scoprono le località limitrofe nel corso di gite di mezza giornata. Un ottimo esempio di questo trend è dato dal successo della nuova pista ciclabile che collega Cervignano a Grado. Si tratta della parte finale della Ciclovia Alpe Adria Radweg, progetto italo-austriaco il cui percorso ha inizio a Salisburgo.

Dall’uscita di Cervignano proseguendo verso sud la pista è sostanzialmente completa e corre in sede propria, parallela alla SR352, sulla traccia della vecchia ferrovia asburgica Cervignano – Belvedere, in funzione dal 1910 al 1937. All’altezza di Terzo di Aquileia la ciclabile attraversa la SR, per entrare appunto nel comune di Terzo. A questo punto, una breve deviazione verso San Martino consente di ammirare gli affreschi di scuola giottesca della chiesa parrocchiale e successivamente per proseguire si può scegliere tra il lungo rettilineo della ciclabile o un percorso più vario che segue la SP81 e poi la SP8 e raggiunge Aquileia ricalcando l’antica via Annia. La deviazione consente di ammirare anche le geometrie che le bonifiche ordinate nella seconda metà del 1700 da Maria Teresa d’Austria hanno disegnato nel paesaggio.

Aquileia, quarta città dell’Impero romano, meriterebbe naturalmente una visita approfondita che comprenda i due Musei Nazionali: il Museo Archeologico e quello Paleocristiano. Anche solo passando in bicicletta, comunque, si possono ammirare i resti del foro e il borgo medievale di Monastero, che deve nome e origine all’antico Monastero delle Benedettine di Santa Maria. Almeno una sosta è d’obbligo per visitare la basilica paleocristiana con i suoi splendidi mosaici, per i quali Aquileia fa parte del patrimonio dell’Unesco.

La ciclabile continua verso Belvedere lungo la SR 352, che in questo tratto si chiama via Beligna, dal nome dell’antico dio celtico Beleno, nume tutelare di Aquileia. Lo storico Erodiano racconta che nel 238 d.C., quando Aquileia dovette difendersi dall’assedio di Massimino il Trace, il dio Beleno fu visto combattere sulle mura della città assieme agli aquileiesi. Nel Medioevo in questa zona sorgeva un altro importante monastero benedettino, quello di San Martino alla Beligna. Il borgo rurale di Belvedere, con una villa di origine settecentesca, è circondato da pini marittimi e valli da pesca. Siamo ormai arrivati alla laguna che deve essere attraversata per raggiungere Grado.

Grado è una rinomata località balneare, ma oltre alla spiaggia offre anche un pittoresco centro storico veneziano e la bellissima cattedrale di Santa Eufemia. Chi ancora non fosse stanco di pedalare può proseguire in direzione di Monfalcone e ritornare sulla terraferma. Subito dopo il ponte sul canale Primero una pista sterrata raggiunge la riserva naturale di Valle Cavanata, paradiso per il bird-watching.

Fonte: Agenzia Turismofvg
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 Pubblicato da il 07/07/2011 - - ® Riproduzione vietata

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