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Dieci suggerimenti per la gita di Pasquetta, il luned́ dell'Angelo

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Dove andare a Pasquetta? Biciclettate, eventi, picnic sull'erba, visite ad alcuni affascinanti borghi della provincia, mangiate e bevute sotto i primi soli primaverili. Ma anche qualche luogo affascinante in grado, ancora, di sorprenderci. Tutto questo è il Lunedì dell’Angelo, che cade quest’anno il 10 aprile 2023.

Alcuni scelgono di passare il ponte di Pasqua in camper in giro per l'Italia, altri optano per una toccata e fuga in qualche località del nostro Paese. Di seguito proponiamo alcuni consigli su come trascorrere la gita fuori porta di Pasquetta, confidando in una giornata soleggiata e con temperature all'altezza del periodo.

La pace di un monastero a Torba (Varese)


A raccomandare questo luogo, oltre al comprensibile desiderio di pace e tranquillità, è il FAI: siamo in provincia di Varese, dove la Villa della Porta Bozzolo e il Monastero di Torba si candidano a destinazione ideale delle gite di Pasquetta di chi abita in Lombardia.
In occasione della Pasqua e del Lunedì dell’Angelo il Monastero di Torba, patrimonio UNESCO, è aperto per visite guidate.

Una città scavata nella roccia: Matera


Non stupisce che i Sassi siano Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Stupisce di più che, per anni, questo tesoro sia stato quasi bistrattato o ignorato, ma oggi i visitatori nazionali e internazionali hanno riscoperto il fascino senza tempo di un'intera città costruita nel tufo.
Passeggiare tra il Sasso Barisano e il più antico Sasso Caveoso è una esperienza unica, e le abitazioni rupestri e le case di Matera, al tramonto si illuminano di mille luci giallognole. Una meraviglia da scoprire in primavera, dato che in estate poi le rocce diventano roventi e rendono molto faticosa la visita.

Tutto un mondo alle porte di Firenze: il Mugello


Chi abita a Firenze lo conosce già, ma il Mugello regala nuove emozioni e scoperte ogni volta che lo si visita. L'itinerario può iniziare da Scarperia, con il suo meraviglioso castello, con il Palazzo dei Vicari sulla piazza centrale del paese, la Prepositura e la Cappella della Madonna della Piazza. La cittadina fa parte del prestigioso club dei “Borghi più belli d'Italia”. Per pranzo, uno dei ristoranti della zona proporrà la delizia dei suoi tortelli.
Nel pomeriggio è d’obbligo una visita a Vicchio, città natale di Beato Angelico e di Giotto, di cui ancora si visita l'abitazione. Per coloro che invece desiderano immergersi nella natura, luogo ideale per relax e picnic è il Lago di Bilancino, considerato uno dei laghi più belli della Toscana.

Grecia? No, Sicilia! Il Giardino degli Dèi


Cinque ettari di parco-giardino adagiati nella Valle dei Templi: la Valle di Kolymbetra, ad Agrigento, è splendido scenario per la tradizionale gita fuori porta del Lunedì dell'Angelo dei siciliani.
Il FAI propone per Pasquetta la cosiddetta “scialata giurgintana”, una giornata all'aria aperta, tra cibi genuini, buon vino, canti, balli e giochi di bambini. Il Giardino della Kolymbethra (pagina Facebook), per decenni abbandonato a se stesso, nel 1999 è stato concesso dalla Regione al FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano), che ha diretto i lavori di riordino e restauro del sito. Attraverso i sentieri ben ordinati, si può passeggiare tra i profumi degli agrumeti, delle zagare e delle altre piante della macchia mediterranea della Sicilia.

Il territorio è percorso sotterraneamente da acquedotti feaci (risalenti al VI secolo a.C.), che un tempo alimentavano il sistema idrico dell'antica città di Akragas e del bacino che dà il nome alla valle: vi si trovava una piscina artificiale (Kalymbetra, appunto), forse destinata, all'epoca, all'allevamento di pesci d'acqua dolce. Alcuni di questi ipogei, risalenti a 2500 anni fa, sono ancora funzionanti.

Bellezza e bontà: il Monferrato


Il Monferrato è proprio al centro del Triangolo Industriale ed è pertanto meta di un giorno raggiungibile da Torino, da Milano e da Genova. Tra vini, natura e splendidi castelli, una gita in Monferrato è un'ottima idea per concedersi un piacevole itinerario in una delle zone più belle del Piemonte.
La cucina del Monferrato affonda le sue radici nella storia di questa regione, con piatti della tradizione popolare, gustosi e genuini, cucinati a partire da pochi ingredienti ''poveri'', ma ricchi di gusto: ci si può concedere una pausa golosa in uno dei numerosi ristoranti della zona che abbracciano la filosofia Slow Food. Tradizione vuole che a ogni piatto corrisponda un vino: Barbera del Monferrato, Barbera d'Asti, Grignolino, Gabiano, Malvasia di Casorzo e molti altri.

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Emilia-Romagna in punta di pedale


Il Po è, da sempre, via privilegiata di traffici e commerci: partendo da Ferrara si può effettuare una bella escursione, accessibile a tutti, seguendo il corso del Po di Primaro, per raggiungere poi Argentera, testimone della storia della Seconde Guerra Mondiale, e le oasi naturali che la circondano, con la loro ricca fauna avicola. Una pedalata tra architetture rurali, antiche pievi e ville, che unisce la bellezza della natura e la storia del territorio.
Dall’altra parte della regione, a Piacenza, si può approfittare del territorio perfettamente pianeggiante per partire alla scoperta dei fontanili scavati nei secoli XI e XII nella pianura parmense e piacentina, e dell'architettura rurale che caratterizza queste zone.
Per i più intrepidi e allenati, invece, itinerario sempre ricco di fascino è la Bologna-Raticosa: si parte dalla città e, dopo più di 40 km con un dislivello di quasi mille metri, ci si ferma al passo della Raticosa, al confine con la Toscana.

Napoletani, preferite il mare o la montagna? Ischia


Per chi risiede a Napoli il giorno di Pasquetta significa optare tra due opposte direzioni: il mare o la montagna. Qualche decina di minuti di traghetto sarà sufficiente per immergersi nelle delizie delle isole del Golfo, ognuna con il suo carattere particolare: Procida, Ischia e Capri.
Chi volesse invece inerpicarsi tra le aspre montagne campane non ha che da prendere l'auto, o la moto, e partire in direzione di Avellino per un lunedì di Pasquetta all'insegna della natura. Tra i boschi selvaggi del Parco Naturale dei Monti Picentini o immersi nei paesaggi ricchi di spiritualità del Parco Regionale del Partenio il classico picnic potrebbe trovare il suo consono scenario.

Lago e castello non lontano dall’Urbe


Un classico delle gite fuoriporta romane (meno di un’ora d’auto): Castel Gandolfo e il Lago Albano. Il delizioso borgo di Castel Gandolfo è un gioiello di architettura barocca, meravigliosamente incastonato sulle coste del Lago Albano, considerato uno dei laghi più belli del Lazio. Questo bacino vulcanico è un ambiente unico anche dal punto di vista naturalistico. Per un buon pranzo di Pasquetta, si può scegliere tra le tipiche trattorie e i numerosi agriturismi che circondano il parco.
Cosa ordinare? Bucatini all'amatriciana e frittura di "lattarini" (saporiti pescetti di lago) accompagnati da un buon vino doc dei Colli Albani.

Tonara (Nuoro): qui il torrone è cultura


In Sardegna il Lunedì dell'Angelo ha il sapore del torrone più autentico e gustoso, quello preparato nella frazione di Tonara, in provincia di Nuoro. Qui ogni anno, nel giorno di Pasquetta si svolge appunto la Sagra del Torrone. Per tutto il giorno nel borgo, con le sue caratteristiche case in pietra, si degusta il torrone caldo appena uscito dal forno di mattoni nel quale viene preparato con il miele di Sardegna, le mandorle e le noci, e lavorato in modo tradizionale ome si fa da oltre duecento anni.

In sella attorno al Lago di Garda


Lombardi, veneti, ma anche emiliani e trentini, possono inforcare la bicicletta per un itinerario che tocca due delle località più in vista del Lago di Garda. Si comincia con una buona colazione al bar Vivaldi di Desenzano e relativa passeggiata tra le stradine del centro storico, poi si prende la strada statale virando a est e si pedala fino a raggiungere l'incrocio per Sirmione. Giunti qui, ci si lascia trasportare dalla discesa arrivando fino a Lugana, famosa per il vino e non altrettanto per un grazioso lungolago erboso dove soffermarsi per una passeggiata.

Dopo aver pranzato in uno dei ristoranti dei dintorni, si riprende in direzione di Colombare ma, proprio prima che cominci la temibile salita, si prende a destra e si prosegue su un secondo lungolago in direzione di Sirmione. Dopo un paio di chilometri si comincerà ad intravedere il chiaro profilo del castello. Abbandonata la bici all'ingresso, non resta che addentrarsi tra le stradine medievali della penisola di Catullo e deliziarsi con un'immancabile coppa di gelato.
In alternativa, sempre sul Lago di Garda, potreste pedalare lungo la pista ciclabile più bella d'Europa.

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