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Tour del Capo Corso: cosa vedere tra spiagge e torri d'osservazione

Lungo la splendida e selvaggia penisola del Cap Corse, incastonate tra calette e alcune delle spiagge più belle della Corsica, si trovano numerose fortificazioni d'epoca rinascimentale, le torri d'avvistamento create dalla Repubblica marinara di Genova nel tentativo di difendere i suoi territori dalle temibili incursioni saracene.

Il problema della pirateria attanagliò le coste del Mediterraneo per secoli; segno imperituro di tale pressione rimane nel sistema di difesa che per secoli cercò di contrastare questo grave pericolo, che costrinse città intere a trasferirsi sui monti per sfuggire alle incursioni dei pirati. Queste torri, visibili l'una con l'altra, formavano una rete d'avvistamento che è ancora oggi ben visibile lungo la penisola che si snoda a nord della città di Bastia.

Di seguito rproponiamo un tour del Capo Corso alla ricerca delle torri d'osservazione più suggestive, testimoni di un passato lontano, che ancora oggi si ergono solitarie tra i paesaggi senza tempo della Corsica.

Itinerario tra le torri d'avvistamento nel Capo Corso


Il nostro itinerario tocca alcune località balneari della Corsica e inizia a Saint-Florent, sulla zona sud-occidentale del Cap Corse, dove è visibile un vero e prorio castello a pianta circolare, con una particolare struttura a doppio torrione concentrico, in superba posizione che domina quel tratto di costa dal lontano anno 1440.
A ovest di St. Florent si trova la Torre di Punta Mortella che, seppure in rovina, vanta una posizione di rara suggestione. Risalendo la costa verso nord si incontra una torre presso Marina de Negru in posizione dominante sulla spiaggia, a pochi metri dal mare.

Appena più a settentrione si giunge Nonza, famosa per la sua spiaggia nera ma anche per la sua bella torre. Il villaggio di Nonza è molto pittoresco ma la torre è un vero capolavoro datato 1760, anche se probabilmente esisteva già una costruzione d'epoca medievale.
Superata Nonza si trova la Torre d'Albo; da qui si prosegue verso nord superando la Punta di Canelle in direzione della zona di Pino. In alto sulla montagna domina la scena la Torre di Seneca, che si erge su uno sperone di roccia in posizione panoramica, dove la tradizione vuole il passaggio del celebre poeta e filosofo romano.

La strada che costeggia il lato occidentale del Capo Corso arriva poi a Centuri, dove si può ammirare un'altra torre e, ovviamente, il celebre villaggio di pescatori. Qui bisogna decidere se proseguire per Macinaggio oppure prendere una deviazione di 6 km che scende verso il versante settentrionale della penisola, fino alla Torre di Tollare.

Prima di raggiungere Macinaggio troviamo la cittadina di Rogliano, che all'interno del suo territorio vanta una torre ridotta a un rudere, ma in posizione splendida: è la Torrre di Santa Maria, la cui base risulta è sommersa dalle acque del mare. Anche la vicina Torre di Macinaggio è in precarie condizoni,. mentre nel vicino entroterra si può ammirare la grande Torre di Tomino.

Da Macinaggio in direzione di Bastia la strada costeggia il lato orientale del Capo Corso incontrando altre fortificazioni lungo il litorale; dopo soli quattro chilometri si incontra Meria, con la torre ben restaurata che domina la marina. Bastano altri 10 km per arrivare alla Tour de Losse, in discrete condizioni di conservazione, che merita una visita.

Infine, prima di arrivare a Bastia, si può fare una sosta nel grazioso villaggio di Erbalunga, sulla cui punta della marina si trova una torre che si fonde alla morfologia delle rocce in modo davvero sorprendente.
Il nostro viaggio si conclude dopo 200 km di strada tra curve, paesaggi e colori mozzafiato, avendo vissuto un'esperienza diversa dal solito, che unisce l'amore per il mare alla voglia di scopire qualcosa di più intenso, dove la storia si fonde con il paesaggio e regala impareggiabili scorci di Mediterraneo.

Ti piace viaggiare? Visita il nostro canale dedicato agli itinerari in Francia.
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 Pubblicato da il 05/08/2022 - - ® Riproduzione vietata

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