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Cicloturismo a Bibione tra percorsi e piste ciclabili

20 km di piste ciclabili e 195 km di percorsi adatti a tutti i citybiker fanno di Bibione la meta ideale per una vacanza tutta slow. E sì, perché qui nel cuore della laguna veneta, quasi a metà strada tra Venezia e Trieste, oltre a godere di un fronte mare senza fine ed una spiaggia dotata anche di Wifi gratis, si può prevedere una vacanza tutta in famiglia, dimenticando l’auto in favore delle due ruote, per partire alla scoperta di una realtà tutta ciclabile.

Un vero e proprio anello ciclopedonale circonda la città e collega la ciclabile interna alla passeggiata dell’Adriatico. Quest’ultima – 10 chilometri di itinerario ciclopedonale quasi tutto illuminato anche di notte –, corre parallela alla spiaggia e attraversa per intero il litorale marino fino quasi a Porto Baselghe; percorrendo questo tratto si sentirà il profumo di salsedine confondersi e mischiarsi con quello dei rododendri e degli oleandri che ornano le aiole, regalando una biciclettata davvero suggestiva. Sempre 10 sono i chilometri che caratterizzano l’itinerario interno che, anche se non a uso esclusivo delle biciclette, resta comunque un percorso sicuro anche per una gita con i bambini. Questo tratto di ciclabile consente di vivere la città muovendosi tra negozi, ristoranti e una vivacità che continua fino a tarda sera; lungo il percorso si incontrano tre aree verdi, ideale per una sosta in tutto relax: la pineta pubblica, il Lino delle Fate, area protetta pedonale a pochi passi dalle Terme e il Bosco Canoro a Lido del Sole, vera e propria macchia verde di notevole importanza ambientale.

Da Piazzale Zenith, punto di arrivo della passeggiata Adriatica, parte anche un suggestivo itinerario ad anello di circa 12 chilometri che attraverso l’antica pineta di pini neri d’Austria punta dritto verso il faro di Bibione; oggi disabitato, dall’alto dei suoi 22 metri illumina con la sua luce fino a 25 chilometri a mare.

Per chi vuole restare nel perimetro cittadino ci sono altri due itinerari interessanti: una pedalata di circa 7 chilometri che si snoda tra serre, frutteti e distese di campi coltivati, il tutto rigorosamente a “km 0”, tra aziende agricole produttrici di eccellenze enogastronomiche come l’asparago bianco di Bibione o il saporito pomodoro Cirio Rosso. Oppure ci si può spingere verso le aree naturali della Valgrande, tra i 360 ettari di valle di pesca, immersi in un bosco di lecci di 150 anni, lungo sentieri che si estendono per circa 10 chilometri, tutti da percorrere in modo lento e quasi silenzioso per poter avvistare l’avifauna che qui vive.

Da Bibione, sempre sulle due ruote ma con un po’ di allenamento e un mezzo più “tecnico”, si possono prevedere escursioni anche più lunghe – dai 20 ai 40 chilometri – e certamente più impegnative che dal fronte mare si allungano fino all’entroterra, andando alla scoperta di un’area ambientale unica per la sua biodiversità.
Il Giratagliamento è un percorso ad anello che si sviluppa per circa 36 chilometri dalla rotonda d’ingresso di Bibione fino a San Michele costeggiando il fiume omonimo; i paesaggi sono quelli tipici delle alzaie dei fiumi e ci si muove tra vegetazione spontanea, golene, robinie, pioppeti e campi coltivati a mais.

A Cesarolo si può decidere di abbondare il letto del fiume per proseguire lungo un altro percorso ad anello di circa 15 chilometri che si allunga su strade poco trafficate e piccole frazioni. Siamo tra paesaggi rilassanti, immersi tra distese messe a coltura e frutteti; oltre alla caratteristica Cappella Braida, una chiesetta di mattoni bianchi e rossi a righe orizzontali, si consiglia di proseguire lungo il canale dei Lovi da cui si possono osservare i tipici profili dei casoni dei pescatori, con muri e tetto fatti di canne palustri. Qui sono molte le specie che si possono avvistare durante le migrazioni: il gabbiano comune, il reale mediterraneo, la rondine di mare e il martin pescatore. E più in là, nella laguna, vivono placidi i cormorani.

Chi si vuole perdere tra i canneti e quei casoni, luoghi di antichi mestieri, raccontati da Hemingway nel suo “Di là dal fiume e tra gli alberi”, può cimentarsi proprio nell’itinerario dei Casoni: 23 chilometri di lunghezza, con la possibilità di allungare per altri 14 verso Prati Nuovi, per scoprire le risaie e i casoni di Terzo Bacino affacciati sulla laguna.

Per gli amanti delle escursioni impegnative, da fare con una mountain bike e kit di soccorso, ci sono due itinerari di circa 70 chilometri l’uno; il primo si muove da Valgrande e tra paesaggi incantevoli segnati da campi, pioppeti e timidi canali raggiunge Brussa e Vallevecchia; lungo la strada si incontrano locande, osterie e trattorie dove scoprire i prodotti tipici del territorio e prevedere soste di puro relax. Per chi invece preferisce accorciare di una decina di chilometri il percorso in laguna, può arrivare a Prati Nuovi e utilizzare la passerella che permette di raggiungere Brussa e Valvecchia con una semplice deviazione. Lungo questi itinerari, molte le specie endemiche da ammirare: il tarabuso che si annida tra i cannesi, il volo elegante del cavaliere d’Italia, gli aironi rossi e le testuggini di Hermann.

Dagli inizi di giugno fino alla fine di agosto, dal Lido del Sole, dalle terme o da Piazzale Zenith vengono effettuate escursioni gratuite per gruppi, su biciclette proprie o messe a disposizione da Bibione Spiaggia. Per informazioni su itinerari e attrezzature: www.bibione.com
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 Pubblicato da il 21/07/2016 - - ® Riproduzione vietata

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