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Land art in Trentino: l'arte ambientale che trasforma il paesaggio in capolavoro

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Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di street art e delle opere che gli artisti di questo genere, spesso di nascosto o magari di notte, producono nelle città dando vita a un patrimonio artistico che diventa immediatamente di dominio pubblico e di proprietà collettiva. Così come la street art in alcuni casi ha cambiato volto a interi quartieri o spostato l'attrazione turistica verso luoghi prima inesplorati, già negli anni Sessanta un'esperienza per certi versi simile – anche se in un contesto paesaggistico diverso – aveva iniziato a fare breccia nella concezione più classica dell'arte istituzionale, quella cioè che finisce inevitabilmente tra le mura dei musei o nelle case di facoltosi collezionisti: è la land art, una forma d'arte che coinvolge direttamente la natura nel posto stesso in cui questa si trova.

L'artista entra nella natura per renderle il giusto tributo, talvolta per abbellirla e infine per restituirla reinterpretata all'ambiente e a chi la vuole scoprire. Il paesaggio diventa quindi la materia prima dell'opera, le sculture si fondono con l'ambiente stesso per un periodo solitamente breve ma non per questo meno intenso: è la natura stessa che cancella, rimuove o assorbe le opere, che diventano quindi uniche e irripetibili.

Qualche esempio pratico? I solchi tracciati in un campo, l'intaglio del tronco di un albero morto, una particolare disposizione dei sassi su un terreno, l'utilizzo dei rami di una pianta per creare un'immagine, l'incisione del ghiaccio su un fiume o un lago congelato dall'inverno, e così via.

La natura, già opera d'arte in sé, diviene lo strumento per creare ulteriore arte. Dagli Stati Uniti, dove nacque e si diffuse cinquant'anni or sono, la land art è ormai una pratica piuttosto comune anche in Italia. E quale regione più del Trentino è in grado di offrire lo scenario e la materia prima ideale per questo scopo?

È ciò che devono avere pensato anche i tanti artisti provenienti da tutto il mondo che hanno scelto il Trentino per calarsi nella straripante natura incontaminata di questo territorio per lasciare un segno, o meglio un omaggio, alla Terra, e caricarlo di significato per chi decide di andare a coglierlo.

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Il Trentino offre ai suoi visitatori numerose possibilità di scoprire le opere attraverso percorsi ed escursioni nel verde sulle tracce della land art. Di seguito proponiamo alcuni percorsi naturali sparsi nel territorio della provincia di Trento.

Il respiro degli alberi

Basta essere stati almeno una volta in Trentino per rendersi conto che gli alberi sono una delle specie viventi più presenti sul territorio: si calcola infatti che i boschi coprano almeno il 56% della superficie totale della provincia di Trento. A Lavarone, in località Tomazol (tra gli abitati di Virti e Chiesa), hanno pensato di rendere loro il giusto tributo organizzando un'iniziativa chiamata “Il respiro degli alberi”, ovvero un percorso che si sviluppa tra gli alberi del bosco che diventano materia prima per sculture di legno che vogliono narrare la loro storia e dialogare con la natura. Si possono percorrere i 2,4 km (per la sola andata) della strada forestale ghiaiata attraverso il bosco a piedi, in bici o anche con le ciaspole, in inverno.

Artesella

In Valsugana dal lontano 1986 si organizza Artesella, da trent'anni un luogo e un percorso suggestivo tra il bosco, il legno, la terra e gli agenti atmosferici che giorno dopo giorno modellano la natura e la trasformano, così come gli oltre trecento artisti che in questi anni hanno dato il proprio contributo creativo.
Artesella si trova presso Malga Costa, in Valle di Sella (SP40), a circa 13 km da Borgo Valsugana. (Cortesia foto: Daniele Lira)

Ledro Land Art

Dal 2012, il Comune di Ledro organizza “Ledro Land Art” nella pineta di Pur, a sud del lago di Ledro: qui, un sentiero che conduce a a Malga Cita correndo a fianco del torrente Assat diventa un luogo magico capace di custodire sculture, pezzi e opere ricreate in maniera sempre nuova ogni anno, lasciando il tempo e lo spazio alla natura di compiere il proprio corso e di modificarle nel tempo.

Latemar.Art

In Val di Fiemme, invece, dal 2011 esiste un percorso di land art sul gruppo montuoso del Latemar. È il “Latemar.Art”, che si svolge nei pressi di Pampeago: il visitatore si muove tra le opere e gli eventi artistici nel bosco, tra i rami in estate o nella neve già dall'autunno, lungo un anello di circa 3 km ad ingresso gratuito che si snoda ad una quota compresa tra i 2000 e i 2200 metri s.l.m. L'escursione inizia da Baita Caserina (raggiungibile a piedi dalla stazione della seggiovia La Tresca).

BoscoArteStenico

In Val Giudicarie, presso Stenico, una semplice passeggiata (accessibile anche ai disabili) conduce i visitatori alla scoperta delle installazioni e delle sculture nel bosco. Tutto il territorio circostante è estremamente stimolante; tra un'escursione al Castello di Stenico e una nel Parco Adamello Brenta all'area Natura Rio Bianco, non perdetevi il percorso BoscoArteStenico, il quale prevede una camminata che parte dalla località Bascheri (quota 810 metri s.l.m.) a monte di Stenico, compiendo un anello della lunghezza di 1500 metri tra le opere degli artisti. Per il 2016, il tema proposto è “Acqua”.

Per maggiori informazioni visitate il sito ufficiale dei percorsi Arte e Natura in Trentino.
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